Weekend a Gioia del Colle e dintorni tra cultura e prodotti locali

da | Giu 26, 2025 | Guide e itinerari

C’è un angolo di Puglia dove il tempo sembra scorrere più lentamente, tra castelli che raccontano leggende, vigneti che profumano di primitivo e borghi che custodiscono gelosamente tradizioni antiche: si tratta della zona di Gioia del Colle e dintorni.

Attraverso l’itinerario proposto sarà possibile trovare spunti, idee e consigli per vivere un’esperienza autentica, esplorando Gioia del Colle e i suoi dintorni.

Si tratta di un itinerario pensato per chi ama viaggiare con lentezza, assaporando ogni dettaglio tra archeologia, cucina tipica e paesaggi caratteristici.

Esplorando Gioia del Colle: tra architetture storiche e sapori autentici

Il weekend a Gioia del Colle e dintorni inizia proprio da Gioia del Colle una cittadina di origini bizantine. Immersa nel panorama caratteristico della Murgia, Gioia del Colle è un luogo dove la storia e la tradizione convivono armoniosamente. 

Nonostante i cambiamenti e le ristrutturazioni subite nel corso dei secoli, il centro storico di Gioia del Colle mantiene ancora oggi i suoi elementi distintivi, tipici del periodo medievale, ovvero gli archi. In passato, questi archi fungevano da ingressi alle corti private, piccole piazzette che permettevano l’accesso alle diverse abitazioni di proprietà di nobili famiglie. 

Sebbene non tutti gli archi abbiano resistito all’usura del tempo, la città ne custodisce ancora alcuni dei più significativi come l’Arco Cimone, l’Arco Nardulli, l’Arco Costantinopoli, l’Arco Mastrocinto e l’Arco San Nicola. Tutti collocati all’interno del centro storico, sono facilmente visitabili durante una passeggiata per le vie della città.

Gli archi non sono gli unici custodi della storia di Gioia del Colle. Passeggiando per il centro ,infatti, si incontrano antiche colonne, affascinanti costruzioni religiose e un castello che domina il panorama, il Castello Normanno Svevo di Gioia del Colle, testimone silenzioso della passata vicenda di Bianca Lancia.

Gioia del Colle tra arte e musei

Il castello ospita anche il Museo Archeologico Nazionale, istituito nel 1977, che  raccoglie reperti affascinanti provenienti dal Parco Archeologico di Monte Sannace. La collezione archeologica permette al visitatore di scoprire la storia degli antichi popoli originari della zona.

Dal piano terra si può accedere al cortile, alla sala del forno e alla prigione, mentre il primo piano porta alla sala del trono, alla torre de’ Rossi e alla torre dell’Imperatrice.

Gioia del Colle non è solo storia e architettura, ma anche arte contemporanea. Nel 2012 è stato avviato un progetto per trasformare quelle che un tempo erano semplici porte in vere e proprie opere d’arte, ora conosciute come “Porte dell’Imperatore“. Ogni porta, sapientemente dipinta, è legata alle altre da un unico filo conduttore: la vita e la dinastia dell’imperatore Federico II di Svevia

Questo progetto ha coinvolto numerosi artisti, ciascuno dei quali ha dipinto una porta, e ha dato vita a un percorso artistico nel centro storico di Gioia del Colle che intreccia storia e creatività.

Dove e cosa mangiare a Gioia del Colle

Dopo aver esplorato le meraviglie storiche e artistiche di Gioia del Colle, è il momento di immergerci nei sapori autentici della cucina locale e scoprire dove mangiare a Gioia del Colle

Come molti altri borghi e paesi pugliesi, Gioia del Colle è rinomata per la qualità delle sue materie prime, impiegate con passione nei piatti della tradizione. La città è famosa per la sua mozzarella certificata DOP (anche senza lattosio) e per il Primitivo di Gioia del Colle, un vino che incanta i palati più esigenti.

Tra le aziende agricole che popolano le campagne circostanti spicca l’Azienda Agricola Davide Pellicoro. Questa attività a conduzione familiare, situata appena fuori il paese, produce formaggi a chilometro zero, offrendo la possibilità di toccare con mano l’autenticità della tradizione casearia locale.

Vineria Rocca Cellari: un luogo dove si respira aria di casa

Verso sera, per chi desidera rilassarsi e gustare con calma i sapori della Puglia, Vineria Rocca Cellarii è una tappa imperdibile. 

Questo piccolo locale, accogliente e dal profumo di casa, propone un’esperienza di cena lenta indimenticabile. 

Fausta, regina della cucina, propone piatti tipici della tradizione gioiese e di quella salentina delle sue origini. Rocco, esperto di vini locali, guida gli ospiti nella scelta dei migliori abbinamenti. Dalle orecchiette alle cime di rapa, a riso, patate e cozze, fino ai cavatelli al baccalà: ogni piatto è un viaggio nei sapori autentici della cucina locale.

La Casa del Gusto: sapori e semplicità

Altra proposta interessante per una degustazione di prodotti locali o un aperitivo a Gioia del Colle è La Casa del Gusto, un progetto che celebra le eccellenze enogastronomiche pugliesi

I proprietari Anna e Cosimo invitano attraverso questo spazio accogliente e autentico a scoprire i sapori del territorio in modo conviviale e consapevole. 

Un luogo dove gusto e identità si incontrano, pensato per chi ama esplorare la Puglia attraverso i sensi, un luogo dove si raccontano storie di produttori, si condividono tradizioni culinarie e si valorizza il cibo come esperienza culturale.

Dove dormire a Gioia del Colle e dintorni

La giornata si conclude con un soggiorno alle Tenute d’Onghia, un agriturismo e masseria didattica che offre un’oasi di pace e relax nelle campagne di Gioia del Colle. 

Immerso nella quiete della campagna pugliese, Tenute D’Onghia è una masseria elegante e accogliente dove il tempo sembra rallentare, tra uliveti secolari, vigneti e tradizioni che profumano di autenticità.

Un luogo dove natura, ospitalità e sapori del territorio si fondono in un’esperienza intima e rigenerante, pensata per chi cerca il contatto vero con la terra e la cultura contadina pugliese. 

Altamura: un viaggio nel cuore della storia e della gastronomia locale

Seconda tappa del nostro itinerario tra Gioia del Colle e dintorni è Altamura, città ricca di storia e cultura, musei e tradizioni culinarie imperdibili. Fondata dai Peuceti nel V secolo a.C e poi rifondata nel periodo medievale da Federico II di Svevia, ha visto il passaggio di numerosi popoli e culture, tra cui Romani e Normanni.

La sua fama è accresciuta, inoltre, per la scoperta di un fossile di Neanderthal, il cosiddetto Uomo di Altamura: un’importante testimonianza della rilevanza storica oltre che archeologica di questa straordinaria città. 

Passeggiando per il centro storico di Altamura, ci si perde piacevolmente tra vicoli stretti e piazzette pittoresche. Questo labirinto di stradine offre scorci incantevoli e testimonianze di un passato che si riflette nelle antiche abitazioni, nei palazzi nobiliari e nelle numerose chiese. Ogni angolo del centro storico racconta una storia, rendendo la passeggiata un’esperienza davvero affascinante.

Nel cuore del centro storico sorge la cattedrale di Santa Maria Assunta, uno dei principali simboli della città. Costruita per volere di Federico II di Svevia nel XIII secolo, rappresenta uno straordinario esempio di architettura romanica pugliese

La facciata imponente, arricchita da un magnifico rosone e un portale decorato, introduce a tre navate altrettanto suggestive, un altare barocco e pregevoli opere d’arte che raccontano secoli di devozione e storia.

A pochi passi dalla cattedrale, si trova il Museo dell’Uomo di Altamura, dedicato alla straordinaria scoperta dell’Uomo di Altamura, un fossile umano risalente a circa 150.000 anni fa. Questo prezioso sito storico offre un affascinante viaggio nella preistoria, con reperti che illustrano la vita degli uomini primitivi e le loro interazioni con l’ambiente.

Cosa mangiare a Altamura

Mentre si passeggia per il pittoresco e suggestivo centro di Altamura non si può rinunciare a una pausa gustosa, assaggiando il tipico dolce di quest’angolo di Puglia. Si tratta delle tette delle monache, soffici dolcetti di pasta choux ripieni di crema pasticcera, che devono il loro nome curioso alla forma particolare che ricorda appunto il seno delle donne.

Oltre a questa delizia per il palato, camminando per le viuzze si potrà percepire il fragrante profumo del pane di Altamura. Con la sua crosta croccante e l’interno soffice, è un prodotto DOP conosciuto in tutta Italia e oltre. Preparato secondo antiche ricette, questo pane viene cotto in forno a legna, che gli conferisce un sapore unico e inconfondibile. 

La città di Altamura, con la sua cattedrale, il museo e il centro storico, insieme alle sue specialità gastronomiche, rappresenta una tappa immancabile per chi vuole esplorare Gioia del Colle e dintorni. Una città che, con il suo ricco patrimonio culturale e le sue tradizioni, sa come affascinare e deliziare i suoi visitatori.

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Gravina: tra panorami affascinanti e misteriosi segreti sotterranei

Per la  terza tappa del nostro itinerario alla scoperta di Gioia del Colle e dintorni ci dirigiamo a Gravina, una cittadina affascinante conosciuta per i suoi panorami e il suo ricco patrimonio storico. Così come Altamura, anche Gravina è di origini antichissime: risale, infatti, all’epoca Peuceta e le prime testimonianze risalgono al VII secolo a.C..

Divenuta un importante centro commerciale durante il periodo romano grazie alla sua strategica posizione lungo la via Appia, continuò poi a svilupparsi sotto il dominio normanno e svevo.

Il simbolo indiscusso della città è il Ponte dell’Acquedotto, un meraviglioso viadotto nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia, che ha sede proprio a Gravina. Maestosa struttura in pietra, collega le due sponde del profondo canyon naturale che attraversa Gravina, scavato dall’erosione nel corso dei secoli.

Questo impressionante solco nella roccia separa il centro storico da un’area meno abitata, rendendo il ponte una via di collegamento fondamentale e scenografica tra le due parti del territorio. Costruito nel XVII secolo, il ponte fu originariamente progettato per portare l’acqua dalle sorgenti al centro abitato: oggi rappresenta uno dei punti panoramici più suggestivi del territorio. 

Camminando lungo il ponte, è possibile ammirare l’imponenza del borgo sottostante, una profonda fenditura rocciosa che offre uno spettacolo naturale unico. 

Attraversare il ponte è un’esperienza imperdibile, osservando la natura e la vegetazione selvaggia sottostante: infatti, mentre si è sospesi, si potrà provare l’emozione di sentirsi quasi a pochi passi dal cielo.

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Alla scoperta di Gravina sotterranea

Ma la bellezza di Gravina non è solo in superficie, tra vicoletti e strade panoramiche: sotto di essi, infatti, si celano segreti e misteri. Sotto la città si nasconde un mondo sotterraneo tutto da scoprire. Questo incredibile labirinto di gallerie, cisterne e grotte scavate nella roccia calcarea si estende per chilometri nel sottosuolo, raccontando secoli di storia. 

Utilizzati in passato come luoghi di culto, abitazioni, cantine e depositi, questi spazi rappresentano un vero e proprio viaggio nel tempo. La visita a Gravina sotterranea è un’esperienza che lascia senza fiato. 

Accessibile dal centro storico di Gravina in Puglia, il tour guidato, organizzato da associazioni locali, conduce i visitatori attraverso un affascinante percorso storico. 

Prenotare in anticipo è consigliato, specialmente nei periodi di alta stagione, per avere l’accesso garantito e beneficiare delle spiegazioni di guide esperte e preparate, insieme alle quali si scende nel cuore della terra per esplorare ambienti carichi di storia e mistero. 

In assoluto tra gli elementi più affascinanti ci sono le cisterne, un ingegnoso sistema che garantiva alla popolazione l’approvvigionamento idrico in tempi di siccità. I soffitti delle gallerie mostrano ancora oggi i segni delle tecniche di scavo, con nicchie, archi e volte che testimoniano la maestria degli antichi costruttori.

Infine, emergendo dalle profondità, è possibile fare visita ad un’altra meraviglia di Gravina, la splendida Cattedrale di Santa Maria Assunta, che domina la città dalla sommità del colle. 

La sua facciata romanica e gli interni riccamente decorati sono un’altra testimonianza della storia e della fede che hanno plasmato questo territorio.

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Matera: tesoro della Basilicata, custode di storia e spiritualità

L’ultima tappa del nostro itinerario ci porta a Matera, un gioiello della vicina Basilicata. Sebbene il nostro viaggio sia dedicato alla Puglia, Matera si trova a pochi chilometri da Gioia del Colle ed è spesso inclusa negli itinerari che coprono questa zona.

Dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, Matera è celebre per il suo centro storico, un intreccio di architettura rupestre unico al mondo. Qui le abitazioni scavate nella roccia si fondono in un paesaggio urbano straordinario, che ha attraversato millenni per giungere a noi in tutta la sua maestosità.

Passeggiando per Matera, ci si può immergere in un’atmosfera che richiama diverse epoche storiche. È possibile ammirare chiese rupestri affrescate e i complessi monastici risalenti prevalentemente all’Alto Medioevo, tra l’VIII e il XIII secolo oppure le antiche case-grotta, abitate fino agli anni ’50 del Novecento, che testimoniano una tradizione di vita rupestre che affonda le sue radici nella preistoria. 

I vicoli stretti che si snodano tra le pareti di pietra offrono un viaggio attraverso secoli di storia, dal Paleolitico fino all’epoca moderna. Il Sasso Caveoso e il Sasso Barisano, i due principali quartieri, rappresentano un labirinto di storia, cultura e tradizione. Queste particolari costruzioni e la storia impressa in ogni sua singola pietra hanno conferito a Matera il nome di “città dei sassi”. 

Nel cuore della città si trova la Cattedrale di Matera, un magnifico esempio di architettura romanica pugliese, con i suoi affreschi e mosaici che raccontano storie religiose e storiche. 

Da visitare a Matera: il Museo Archeologico Nazionale

Non lontano, è possibile visitare anche il Museo Archeologico Nazionale di Matera, una vera e propria panoramica sulle antiche civiltà che hanno abitato la regione, con reperti che vanno dalla preistoria all’età medievale.

Se si desidera visitare il museo, è generalmente consigliata la prenotazione in anticipo, specialmente durante i periodi di alta stagione o nei weekend. È possibile acquistare i biglietti presso la biglietteria del museo o, per comodità, è altresì possibile prenotarli online attraverso il sito ufficiale.

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Cosa mangiare a Matera

Così come le tappe pugliesi che abbiamo visto in questo itinerario tra Gioia del Colle e dintorni, anche Matera è conosciuta per la sua gustosa tradizione culinaria.

Uno dei piatti assolutamente da provare è il pane di Matera, un prodotto DOP dal sapore unico, realizzato con grano duro e cotto in forni a legna. 

Da non perdere anche i cavatelli con sugo di carne, un tipico piatto lucano, accompagnati da formaggi locali come il pecorino di Moliterno o il caciocavallo podolico. 

Tra i salumi, spicca la lucanica, una salsiccia dal sapore deciso e speziato. Insomma, tanti sapori per accontentare ogni palato.

Scoprire la zona di Gioia del Colle e dintorni in modo estremamente lento

Se si desidera scoprire questa zona in modo lento, a piedi e in maniera sicuramente originale, il Cammino Materano rappresenta un’esperienza unica. 

Matera, infatti, è la tappa finale di questo suggestivo percorso. La via più battuta del Cammino Materano è la Via Peuceta, che segue l’antica strada che collegava la Città dei Sassi a Bari, un’area storica ricca di fascino e tradizione.

Si snoda inoltre attraverso la campagna materana, offrendo una vista affascinante sulle gravine e sui paesaggi rurali circostanti, attraversa antichi percorsi che univano la città a centri abitati della regione, e, passando anche per Altamura e Gravina, giunge infine, dopo circa 170 km, a Matera.

È un itinerario unico da percorrere a piedi, in grado di guidarci attraverso un affascinante mosaico di storia, cultura e gastronomia. Ogni località offre un’esperienza unica, dalla tradizione culinaria alla bellezza architettonica. 

Che si tratti di esplorare antichi sentieri, assaporare piatti tipici o perdersi tra i vicoli storici, questo viaggio a Gioia del Colle e dintorni è perfetto per chiunque sia alla ricerca di un’esperienza ricca di fascino autentico e immersa in queste terre ricche di storia e tradizione.

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